Cop26 a Glasgow, ministra in sedia a rotelle non riesce ad accedere per le troppe barriere. Le scuse dell’ambasciatore inglese in Israele.
Un velo di imbarazzo cade sulla Cop26 per il caso della ministra israeliana in sedia a rotelle che non ha potuto prendere parte alla conferenza per le troppe barriere che le hanno impedito di raggiungere l’area centrale del vertice.
Cop26 a Glasgow, ministra in sedia a rotelle non può accedere alla struttura
La protagonista della sfortunata vicenda è Karine Elharr, ministra dell’ambiente di Israele. La donna, arrivata a Glasgow per la Cop26, non ha potuto prendere parte alla conferenza per le troppe barriere che le hanno reso impossibile l’accesso alla zona centrale, dove si svolgono i lavori del vertice. Di fatto è rimasta letteralmente fuori dall’edificio.
In due ore si sono verificati una serie di eventi imbarazzanti. La ministra, in sedia a rotelle in quanto affetta da distrofia muscolare, è stata fermata dagli organizzatori che le hanno impedito di accedere alla struttura con il mezzo con il quale aveva raggiunto la sede del vertice. Gli organizzatori hanno quindi proposto alla ministra di usare il servizio navetta. Proposta accettata ma impraticabile, in quanto la suddetta navetta non disponeva dei sistemi per il trasporto delle persone in sedia a rotelle. Morale della favola, dopo due ore circa la ministra è tornata in albergo ad Edimburgo, a più di settanta chilometri di distanza.
Le scuse dell’ambasciatore inglese
Naftali Bennet e Boris Johnson hanno provato a risolvere la situazione, per quanto possibile, invitando la ministra all’incontro del giorno seguente. L’ambasciatore inglese in Israele ha prontamente presentato le sue scuse alla diretta interessata e alle autorità israeliane. Il primo ministro israeliano ha deciso inoltre di inserire l’auto della ministra nel suo convoglio, così da poter accedere senza problemi alla struttura.